Rinvenuto nel 1926 presso il pozzo sacro del Camposanto di Olmedo, il manufatto è stato definito dagli studiosi come “il più bel modellino di nuraghe in bronzo”. Si tratta della riproduzione in miniatura di un edificio complesso. La torre principale, alta 26 cm, si eleva al centro, mentre ai quattro angoli sono rappresentate le torri secondarie. Il particolare dei mensoloni è reso dalla realizzazione di profonde tacche.
L’eccellente stato di conservazione ci permette di osservare quattro piccole aste su cui poggia il modello, convergenti verso un piccolo piedistallo. Questi elementi, oltre ad essere stati utilizzati come base d’appoggio dell’oggetto, sono importanti indicatori della tecnica usata per la sua realizzazione: la fusione a cera persa.
Il reperto è datato alla Prima Età del Ferro (X-VII sec. a.C.).